pubblicato il11/03/2016 06:29:24 sezione
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Cortona si affaccia sul panorama vasto ed armonioso della Valdichiana, punteggiato da ville e casali, tra vigneti ordinati, testimoni dell’antica e storica prelibatezza dei suoi vini. E se Plinio il Giovane parla di un pregiato vino bianco cortonese di nome Etesiaca, il buongustaio papa rinascimentale, Paolo III, amava fare grandi provviste del prodotto di questi vigneti, mentre Giosue Carducci trovava spesso la sua ispirazione poetica solo di fronte ad un bariletto dello "stupendo vino" di Cortona.
L’origine geologica dei terreni del comprensorio di Cortona è essenzialmente riconducibile ai periodi del Miocene inferiore, del Pliocene superiore e del Miocene. Dal punto di vista litologico, il territorio è caratterizzato da arenarie, marne e scisti, con presenza di depositi fluvio-lacustri, di argille e di detriti di falda.
Tipicamente idonee alla coltivazione della vite sono le zone degli antichi terrazzi fluviali ed alluvionali nonché quelle di raccordo fra le aree di sommità ed i siti pianeggianti. In tale insieme, i terreni, generalmente poco calcarei, presentano un ottimo equilibrio rispetto alle frazioni granulometriche costituite da argille, limo, sabbie grosse e fini.
La città di Cortona è situata in una delle zone della Toscana più floride e favorevoli per la coltivazione della vite e produzione di vini pregiati. Il marchio Cortona DOC garantisce la qualità di un’ampia varietà di vini rossi, bianchi e dolci prodotti nel cortonese, molto apprezzati anche all’estero.
Studi paleontologici ci hanno dimostrato che la pianta della vite era già diffusa sul nostro pianeta prima della comparsa dell’uomo. Sicuramente la vite costituì un incentivo per far abbandonare all'uomo la vita nomade, inducendolo a stabilirsi in luoghi collinari ameni per seguire il ciclo che dura tutto l'anno prima che l'uva giunga a maturazione e sia pronta ad essere trasformata prima in mosto e poi in vino. L’Italia era in antichità chiamata “Enotria”, cioè “terra del vino”, questo la dice lunga sulla presenza della vite nella nostra nazione ed in particolare in Toscana dove secondo l’insigne studioso Giovanni Dal Masso la vite esisteva da prima della comparsa degli Etruschi, i quali trovandola colonizzarono l’entroterra toscano.
La tradizione e le conoscenze storiche fanno risalire la produzione vinicola del cortonese già ai tempi degli Etruschi che date le favorevoli condizioni climatiche della zona impiantarono la vite utilizzando la tecnica del “sostegno vivo”, unendo cioè tale coltivazione ad altre piante arboree. Numerose sono le scene di banchetti con figure ritratte nell’atto di bere vini, raffigurate in vasi ed anfore arrivate ai giorni nostri dall’arte funeraria etrusca. Gli esperti hanno confermato dopo attenti studi che queste anfore contenevano vino.